La Casa Dio, carta del giorno di oggi, mi ha fatto pensare alla caduta, ho guardato le mani dei due giovanotti protese in avanti come per proteggersi il volto, avviene istintivamente.
Ho notato anche una moneta rossa con la mezzaluna bianca che nei Conver sembra un bocciolo con il gambo, simbolo della nascita o rinascita.
La sensazione che ho sentito è stata come se qualcosa fosse arrivato al termine, come se era arrivato il momento di andare via, insieme a un bisogno di protezione, misto a pericolo e festa. Si dice che solo quando sei andato via da un posto, una confort zone, ti rendi conto di quanto era sbagliato rimanere.
E mi sono detto che forse il posto dove sono ha fatto il suo tempo e dovrei far sbocciare, aprire, il mio sé interiore, nuovo, così da parare, evitare, problemi di altra natura, cadute o ricadute, cicli e blocchi.
Poi, dopo un po’ ho ripensato al messaggio che il tarocco mi voleva dare, un Grado 6, il primo del quadrato Cielo, la bellezza, lo specchio.
Io ho parlato di “posto” ma le energie della carta mi stavano invitando a guardarmi allo specchio, a concentrarmi più sul mio sé, a guardare dentro di me, non all’estero, perché se non siamo noi ad effettuare il cambiamento, a fare un lavoro interiore, possiamo spostarci in 1000 posti ma in questi 1000, 10mila posti, troveremo sempre le stesse dinamiche. Siamo noi che dobbiamo cambiare, non i posti, perché è il nostro cambiamento che determina il cambiamento dell’ambiente, non il contrario.
Se senti risuonare le energie dell’Arcano n.XVI lascia un commento sotto, senza impegno, grazie. Senza impegno, grazie. Ricorda che i Tarocchi sono atemporali quindi il post è sempre valido dal momento in cui lo guardi anche se l’ho pubblicato nel giorno che leggi sotto al titolo.
Buona giornata e buon viaggio nel Mondo dei Tarocchi.